Quando usare un elettrostimolatore muscolare

Negli ultimi anni è diventato sempre più frequente l’uso di moderni macchinari in grado di elettrostimolare la muscolatura attraverso impulsi elettrici esterni di variabile intensità. Ogni volta che viene lanciato sul mercato un nuovo prodotto ci si chiede immediatamente come e soprattutto quando utilizzarlo; questa è esattamente la domanda alla quale ci occupiamo di rispondere.

In che situazioni è indicato l’uso di un elettrostimolatore muscolare? Cerchiamo di analizzarne una per volta.

Elettrostimolatori muscolari in offerta oggi

Situazioni tipo nelle quali usare un elettrostimolatore muscolare

L’elettrostimolatore muscolare viene utilizzato quando c’è bisogno di:

 

  • riabilitazione fisica: a chi non è capitato almeno una volta nella vita di subire un trauma muscolare nonchè locomotore? Dalla caduta in bici fino ad un trauma muscolare dopo una partita di calcetto o di qualsiasi altro sport, tutti noi abbiamo necessitato di riposo o di applicare qualche rimedio terapeutico per far passare il dolore o per riabilitare l’arto infortunato. Esattamente a questi scopi è utile l’elettrostimolatore muscolare, in quanto interviene impedendo l’atrofia di muscoli dolenti o infortunati immobilizzati dal dolore e stimolandoli per riattivarne il movimento. Tutto questo permette di evitare danni più gravi dovuti all’atrofizzazione dei muscoli, di accorciare notevolmente i tempi di recupero e di evitare posture scorrette che il paziente potrebbe adottare per compensare al dolore dei muscoli interessati. Inoltre, previene la perdita di massa muscolare dovuta all’immobilizzazione, senza andare a sforzare muscoli già danneggiati e che necessitano di riposo;

 

  • aumento della forza muscolare: l’elettrostimolatore è in grado di allenare correttamente i muscoli poco utilizzati a causa di varie ragioni, come ad esempio una vita piuttosto sedentaria. Stimolando elettricamente quei muscoli, non solo gli si dà nuova linfa ma permette di allenarne progressivamente la motilità e la flessibilità preparandoli al meglio per movimenti non abituali;

 

  • andare giù di peso: questo è piu che altro un beneficio psicologico. In che senso? Seppur avendo dimostrato che l’elettrostimolazione in sè non può partecipare attivamente alla perdita di peso in quanto per bruciare calorie è necessario un movimento attivo dei muscoli e non una stimolazione esterna, alcuni studi hanno dimostrato che le persone sottoposte ad elettrostimolazione per migliorare i propri muscoli sono state portate, successivamente al trattamento, a partecipare di più ad eventi sportivi e ad avere un pò più cura del proprio benessere fisico. É altrettanto vero, però, che l’allenamento attraverso elettrostimolazione aiuta a creare nel corpo deficit calorici: questo significa bruciare più calore di quelle che si assume. L’elettrostimolazione aumenta il metabolismo dato che i muscoli continuano a ricostruire fibre muscolari anche a riposo, il che è lo stesso processo che avviene dopo un allenamento normale ma 24h più veloce. In questo modo è stata riconosciuta la capacità di bruciare il 30% di calorie in più rispetto ad un normale allenamento, intaccando i tessuti adiposi di riserva e dicendo addio al grasso che compone la classica e poco amata “pancetta“;

 

  • effetto cosmetico: questa è una delle più recenti applicazioni dell’elettrostimolazione scoperte fino ad oggi. Recentemente, infatti, si sono condotti esperimenti per osservare gli effetti di elettrostimolazione sui muscoli facciali con ragguardevoli risultati: si è scoperto, infatti, che l’eccitazione muscolare applicata su guance, zigomi o altri muscoli facciali aumenti la loro tonicità, prevenendo guance o zigomi cascanti. Inoltre, nonostante esista una tecnica di ginnastica facciale che comprenda vari esercizi, si è scoperto che l’uso dell’elettrostimolazione acceleri il processo di miglioramento della tenuta facciale, il che va ad influire positivamente sull’aspetto esteriore. Infine, la stimolazione elettrica è anche usata, oltre alla tonificazione, per il rilassamento dei muscoli facciali, solitamente adoperata sui muscoli della parte superiore del viso. Questa funzione, però, va sempre integrata con una dieta corretta ed un’alimentazione adeguata, dal momento che l’elettrostimolazione non è primariamente utilizzata per il dimagrimento;

 

  • lottare contro la cellulite: l’elettrostimolazione risulta essere anche un valido alleato nella lotta alla cellulite. Attraverso piccole scariche elettriche, infatti, si vanno a bruciare le cellule adipose in eccesso e a favorire l’irrorazione del sangue; tutto questo va a contrastare la cellulite, anche se non risolvendo il problema alla radice perchè trattasi comunque di una situazione patologica destinata ad essere curata attraverso rimedi prettamente terapeutici.

Pre o post-allenamento: quando è meglio usare un elettrostimolatore?

Un’altra domanda che molti si fanno prima di usare un elettrostimolatore è: devo usarlo prima o dopo il mio allenamento?
Cerchiamo di chiarire il punto e dare una risposta soddisfacente. Per farlo, dobbiamo considerare la condizione dei muscoli prima e dopo l’allenamento. La muscolatura dev’essere adeguatamente preparata all’esercizio fisico; questo, di norma, viene fatto attraverso un normale processo di riscaldamento muscolare adoperando stretching, allungamento, flessioni, piegamenti e così via.

Cosa succede se andiamo ad impiegare l’elettrostimolatore sui muscoli in condizione di riposo?

Sostanzialmente li prepariamo allo sforzo, in quanto li induciamo al movimento e generiamo calore attraverso le scosse elettriche che si propagano nelle fibre muscolari; il calore che si crea scalda i muscoli facendoli attivare. In tal modo, li abbiamo di fatto eccitati e scossi, affinchè siano pronti per l’esercizio fisico.

Quindi, si, l’elettrostimolatore muscolare è un valido alleato del riscaldamento pre-allenamento; è chiaro che non dev’essere usato da solo, ma sempre abbinato al riscaldamento classico, dato che l’eccitazione elettrica prepara i muscoli in maniera parziale, per cui una sessione di stretching non va mai trascurata per evitare eventuali strappi o stiramenti muscolari nelle primissime battute dell’allenamento.

Che dire, invece, dell’uso di un elettrostimolatore muscolare post-allenamento?

Dopo una sessione di esercizio fisico, l’unica cosa di cui i muscoli hanno bisogno è solamente riposo, con al più un’aggiunta di integratori per velocizzare ed aiutare il processo di riabilitazione muscolare; l’ultima cosa di cui hanno bisogno, invece, è una nuova eccitazione elettrica che andrebbe soltanto a riattivare muscoli già provati da uno sforzo fisico. Le conseguenze sarebbero ovvie: costruiremo un’autostrada ad 8 corsie verso i problemi muscolari derivanti da un surplus di allenamento, cosa che limiterebbe non di poco i movimenti quotidiani.

Riassumendo, no, l’elettrostimolatore non è un alleato della riabilitazione fisica a seguito di una sessione di allenamento, per cui è altamente sconsigliato l’uso nel post-esercizio fisico. Ora che abbiamo le idee chiare sul funzionamento e sulle situazioni nelle quali impiegare un elettrostimolatore, possiamo sfruttarlo al meglio per utilizzarlo scentemente e come valido alleato.

É sempre bene non abbandonare mai l’allenamento classico, anzi, siamo incoraggiati a stabilire un programma di esercizio fisico settimanale, piuttosto che giornaliero, di sessioni di training, abbinando magari l’elettrostimolatore per darci una piccola mano nelle serie di panca piana, squat, pressa orizzontale, vogatore o cyclette che andremo a svolgere.
Se utilizzeremo l’elettrostimolatore con parsimonia, lucidità e buon senso, riusciremo a creare un ottimo cocktail che stabilizzerà e soprattutto incrementerà a livello prestazionale i nostri sforzi per prenderci cura del nostro corpo e per migliorare quanto più possibile il nostro importante benessere fisico che ci garantirà una qualità della vita migliore.

Elettrostimolatori muscolari più venduti